Edizione Speciale: SuperStars Series - Monza 2010
Il 'Pirates Speed Club' nasce il 27 Febbraio 2008 quando, in occasione del compleanno di uno dei suoi fondatori si fecero stampare i primi adesivi da apporre sulle automobili. Il Club, fondato da 4 persone, raggiunge oggi quota 19 membri, uniti dalla stessa grande passione per le automobili.

lunedì 4 maggio 2009

E alla fine si entra...

Già... e alla fine si entra... si enta in pista, si entra nel tunnel, si entra in una nuova dimensione, vedetela come volete.
Fatto sta che quei 25 minuti sono adrenalina pura. La vostra "vita" smette di esistere. Non esiste più quell'esame che avete indietro, non esiste più quella ragazza che vi fa soffrire, non esiste più il giorno dopo al lavoro, non esiste più niente. La vostra "vita" smette di esistere ed incomincia la vera vita, fatta di adrenalina, concentrazione, sudore, suono e odore.
Avevo paura, quando ero lì in coda, col motore che borbottava al minimo e la mia testa che mi ripeteva di andarci piano. Avevo una paura fottuta, mi tremavano le mani, il casco mi soffocava e invano cercavo di rilassarami. Poi si entra e c'è la prima curva, poi la seconda, tutto fatto con calma il primo giro, per scaldare le gomme e mandare in temperatura le paste, per scrutare la pista.
E poi arriva il rettilineo e lì il cervello perde le sue forze, non ha più motivo di comandare e impartirti ordini, lì è il cuore che ha la meglio, benzina, odore di freni, lo scarico che ti rimbomba a 9 mila giri nel casco, no, il cervello non ce la può fare e in un attimo tutto ciò che prima ti spaventava svanisce, evapora in una serie di cambiate, curve e staccate.
La macchina incomincia a darti feeling, senti come lavorano le gomme, senti come si comporta, la capisci e giochi con lei.
Quando per strada ti capita di dover girare il volante a sinistra mentre stai facendo una curva a destra, il tutto è abbastanza terrorizzante e ti blocca nelle risposte. Quando questo accade in pista noti con stupore come con tranquillità si possa controllare un sovrasterzo, anche lasciandosi sfuggire un beffardo sorriso sotto al casco... e il giro dopo ci ritenti, perchè hai scoperto una giostra dal quale non vorresti più scendere.
Vi potrei parlare di come hanno retto le gomme, le pastiglie, i dischi, dell'assetto... ma quelle cose sono solo elementi di contorno. Quello che conta è l'emozione che ci sta in mezzo.





No, non me ne sono dimenticato, eccola...

1 commento:

Filo ha detto...

eccomi ale finalmente a commentare questo tuo post. Devo confessarlo, un po' perchè mi hai fatto pena, un po' perchè so cosa si provi a scrivere un post per se stesso intriso di pathos e non trovare poi nessun commento e infine anche perchè effettivamente il post merita la dovuta attenzione. Forse perchè l'abbiamo vissuta al tuo fianco forse per un po' di invidia nessuno ha poi commentato. c'è una frase in particolare: "ora comincia la vita vera" che leggendo mi è squillata come nota stonata... pur essendo io perfettamente d'accordo con quello che dici, purtroppo bisogna riconoscere che il 99,99999% della nostra vita è estraneo a quella che tu chiami la vita vera...

questa cosa mi ha fatto pensare....

...pensare che l'unica soluzione è aumentare la frequenza di questi track day, non importa se con la propria auto o se con una offerta in prova o ancora con una presa a nolo... l'importante è rifornirsi il più frequentemente possibile di adrenalina!