
Ovviamente ho esagerato il concetto, ma adrenalina a parte, perchè rischiare quando non è necessario?
Potreste comprarvi una scintillante Golf 1.9 TDI, con mille airbag, ABS, EBD, ATC, ASC...No, no, no.
Volete un cavallo dannatamente incazzoso a due ruote, 200cv all'albero, capace di spararvi nell'iperspazio in un batter d'occhio. Ma cosa diavolo è che vi fa venir voglia di rischiare la vita guidando come selvaggi?
La vita non ha garanzia dopotutto, e non potete eliminare completamente la possibilità di cadere. Ma non ve ne frega nulla: volete la botta di adrenalina, volete recitare il ruolo dei protagonisti nel gioco "controllo della catastrofe".
Chiaramente, non tutti vanno in moto così: ci sono molti motociclisti per cui la dose....ehm, scusate, la botta di adrenalina non è un concetto rilevante: preferiscono prendersela comoda e guidare per il gusto di rilassarsi, o solo per andare da un punto A ad un punto B. Sono quelli che girano in Harley, o si godono il panorama su una comoda e pesante GoldWing. A ciascuno il suo, ma la maggior parte dei possessori di una sportiva cerca la botta. Il problema sta tutto qua: la vera libidine la si trova solo quando si sta guidando molto vicini al proprio limite personale; ed in questi frangenti il margine d'errore, se c'è, è minimo.
Che dire dunque? è ragionevole andare in moto? ragionevole sicuramente no. Ma guidare una moto non è logica, è passione, è voglia di provare a sentirsi vivi in una vita ormai abitudinaria e sempre uguale.
Dopotutto si sa, anche Napoleone preferiva andare in moto piuttosto che farsi trasportare in carrozza...

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