Il 'Pirates Speed Club' nasce il 27 Febbraio 2008 quando, in occasione del compleanno di uno dei suoi fondatori si fecero stampare i primi adesivi da apporre sulle automobili. Il Club, fondato da 4 persone, raggiunge oggi quota 19 membri, uniti dalla stessa grande passione per le automobili.
sabato 29 agosto 2009
Ritorno dall'Inferno
Nurburgring.
Tutto quello che leggete a proposito è vero.
Non ci credevo, me l'aspettavo una pista quasi normale, i racconti degli appassionati, si sa, sono spesso enfatizzati, quasi eroici.
Ma le voci che girano sul Nurburgring è tutta roba vera. Credetemi.
Il primo giro è davvero terrorizzante. Vorresti finirlo in fretta, parcheggiare la macchina e non entrare mai più dentro. Potrete guardare video per ore e ore, ma non capireste mai la vera pendenza di certi tratti, soprattutto se percorsi oltre i 150 km/h. Da fare andare via il sangue al cervello. Poi il terrore si trasforma in una specie di droga, così che anche quando sei fuori a berti una Coca-Cola vorresti rientrare subito per girare e girare e girare.
Spiegarvi ancora cosa si prova è inutile, certe cose vanno vissute. Vi dò solo qualche numero. In 5 giorni ho speso 350 euro di benzina, percorsi 2100 km di cui circa 130 km in pista.
Ho visto tutte le macchine che si possono vedere ai saloni europei, con la differenza che lì le macchine le sentivi accese, appartenevano a delle persone con cui poter parlare e si schiantavano per davvero sul guard-rail del Ring... 6 Catheram sono entrate al ring, 4 sono uscite sul carro attrezzi. Di Nissan GTR ne avevo quasi la nausea. Anche un paio di GT3 Rs dopo il Carrussel hanno deciso di firmare le barriere. Un mio amico ha chiesto al proprietario di un GT2 di poter fare un giro da passeggero: "Sto tendando di fare il giro record, non voglio passeggeri." Al ritorno sull'autobahnn affianchiamo un carro attrezzi con sopra un passeggero familiare: quel GT2 bianco, che, ironia della sorte, non voleva passeggeri ed è costretto a farlo.
Nel solo week end ho visto qualcosa tra i 20 e i 30 incidenti.
L'aria che si respira è qualcosa di unico. Allacciarsi il casco, accendere il motore, mettersi i guanti, avvicinarsi alla sbarra. Gruppi di persone ti guardano, ti scattano le foto, mentre sei lì che sudi nel casco e fai un segno della croce.
Ti senti Achille di fronte alle mura di Troia.
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2 commenti:
che dire ale.. una cosa unica.. piu' che un inferno verde un sogno verde prima solo immaginato sfogliando i racconti nelle pagine di evo. un ritrovo di veri appassionati, non di quei fastidiosi individui che si trovan oggi per strada che USANO l'auto per spostarsi da un punto A ad un punto B.
..voglia di 'ring, voglia di correre voglia sentire l'odore di freni, gomme e scarico... uhm libine! e al diavolo chi non la capisce!
libidine.. non libine...
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